HOME / Home / Filo Diretto
Il made in Italy va tutelato

crolla-4.jpgDomenico Crolla, titolare di diversi ristoranti in Scozia, nasce a Glasgow e impara il mestiere di pizzaiolo dal padre italiano Alfredo. Domenico è diventato noto ai più per la costosa Pizza Royale 007, ma non tutti sanno che è un attivo promotore nel mondo dello stile italiano, giudice ed esperto in molte attività internazionali.

Com’è il cliente tipo del Regno Unito?
«Credo che nessun cliente qui prenda il cibo tanto seriamente quanto un italiano, nessuno in verità lo prende sul serio come un italiano! In Italia c’è un rituale di famiglia attorno ad un tavolo per parlare, discutere, ridere, piangere insieme. La condivisione del cibo è una celebrazione che fa parte della vita di ogni italiano, invece nel Regno Unito il cibo è lì solo per essere mangiato. La maggior parte degli italiani conosce meglio degli inglesi ciò che mangia nel piatto e discute su come avrebbero potuto farlo meglio. Gli inglesi non condividono questo amore per ciò che gustano e la loro conoscenza del cibo è limitata. Per ironia della sorte, nel Regno Unito i programmi televisivi di cucina sono molto popolari e i cuochi della TV sono vere e proprie celebrità, più che in Italia; ciò nonostante meno persone che in Italia cucinano a casa».

Quali sono le differenze tra il servizio di ristorazione nel Regno Unito e in Italia?
«Quello che so è che il ristoratore italiano non considera il turista come un cliente abituale. In Italia è normale far pagare di più ai turisti per ciò che mangiano e non trattarli come dei normali clienti italiani. Se l’Italia non si prende cura del suo turismo questo potrà incidere in maniera determinante sulla sua economia.
I turisti non vengono in Italia perché non sanno dove altro andare, vengono per le sue bellissime città e per il suo cibo. Sono certo del fatto che un turista italiano sia trattato meglio in Inghilterra rispetto ad un cliente inglese in Italia. Altra differenza: gli inglesi bevono molto di più degli italiani, al ristorante spenderanno solitamente di più per bere che per mangiare. Generalmente si lascia sempre la mancia al momento di pagare il conto. L’importo di solito è di circa il 10-12%. E va direttamente al personale di sala».

crolla.jpgCom’ è considerata la cucina italiana nel Regno Unito?
«Il cibo italiano è popolare non soltanto per il suo sapore, ma anche perché nel Regno Unito la dieta mediterranea è considerata particolarmente salutare.
L’Italia perciò è davvero fortunata, eppure deve trovare il modo di preservare i suoi piatti all’estero. Troppi ristoranti si spacciano per italiani, tuttavia ingannano il cliente inducendolo a pensare che stia sperimentando un pezzetto di Italia.
Gli articoli alimentari prodotti fuori dall’Italia riportano spesso la descrizione “Qualità Italiana” o “Stile Italiano”: questo dovrebbe esser considerato un falso.
L’Italia deve proteggere il suo marchio, così come i francesi che hanno rigorosamente posto un freno ai falsi. Forse 15-20 anni fa la cucina francese era considerata la numero uno nella cultura culinaria, ma lentamente l’Italia ha dominato il settore.
La tradizione una volta voleva che ogni albergo di lusso avesse come elemento di spicco un ristorante francese al suo interno, ma adesso il top è averne uno italiano. Se dormiamo sugli allori della nostra superiorità gastronomica finiremo per fare la fine dei francesi che ancora si chiedono cosa sia andato storto».

E che dice a proposito della pizza?crolla-pizza-cuore.jpg
«La pizza rappresenta uno dei maggiori prodotti italiani di esportazione. All’estero la pizza è amata da chiunque, ne è trascorso di tempo dai suoi umili esordi nelle periferie di Napoli! L’Italia trae beneficio da questo amore per la pizza, in quanto tutti desiderano utilizzare i veri prodotti italiani (farina, pomodori, formaggio e olio).
Poiché rispetto a prima adesso i turisti inglesi stanno conoscendo meglio l’Italia, provano la vera pizza italiana e la vogliono ritrovare a casa loro.
Per me esiste la pizza e poi la pizza italiana. Però troppi pizzaioli italiani vogliano imporre ai non italiani come dovrebbe essere una pizza.
Ci sono i pizzaioli della vecchia scuola che vorrebbero si riconoscesse come autentica pizza solo la pizza napoletana. Ritengo che sia sbagliato essere così rigorosi. Mi spiego: l’originaria pizza Margherita inventata nel 1889 dal sig. Esposito si è rivelata a quei tempi una invenzione moderna e originale. Per ciò non dovremmo avere un atteggiamento timoroso o diffidente nei confronti di qualsiasi cambiamento nel business della pizza. Nel Regno Unito la differenza principale per quanto riguarda la pizza consiste nel fatto che, rispetto agli italiani, gli inglesi preferiscono più condimento. Nel mio ristorante proponiamo una scelta tra più di cinquanta tipi diversi di ingredienti per la guarnizione. Infine, nel Regno Unito il cornicione della pizza è molto più piccolo».


12/10/2012

Torna SU ↑



   Ricette
   LOCALI
RISTONEWS
Attualità, sondaggi, news
Interviste e opinioni
Gestione e legislazione
MONDOPIZZA
Pizzanews
Professione pizzaiolo
Pizza&core
Ricette
RISTORANTI
Professione ristoraro
Ricette
LOCALI D.O.C.
Pizzerie
Ristoranti
Locali serali e bar
FOOD SERVICE
Aziende
Prodotti
BEVERAGE
Aziende
Prodotti
ATTREZZATURE
Aziende e prodotti
Arredi e hotellerie
EVENTI
Fiere
Eventi
Top News
Filo Diretto
Beverage
CONTATTI
PRIVACY - COOKIES

PUBBLICITA'
Feed RSS